Aggiornato il 13/05/2020 by CedDgtno
I titolari di patente nazionale valida per la guida di motoveicoli della categoria A, conseguita tra il 1/01/1986 e il 25/04/1988, al fine di poter guidare motoveicoli della categoria A negli Stati membri della CEE ovvero di poter ivi eventualmente ottenere la successiva conversione della patente italiana in patente valida per la guida di motoveicoli della categoria A, che abbiano la residenza “anagrafica” o “normale” in Italia e che ne facciano richiesta ad un ufficio provinciale della Motorizzazione Civile e dei Trasporti in concessione, possono ottenere, dopo aver superato un esame di abilità alla guida di motocicli, secondo i criteri e le modalità stabilite dal Ministero dei Trasporti, un Certificato di Idoneità.
La prova in questione è limitata alla I fase e alla II fase dell’esame pratico. In particolare, la II fase si svolge su un motociclo utile almeno per il conseguimento della categoria A1 (quindi avente almeno le seguenti caratteristiche: senza sidecar, di una potenza nominale massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg e capace di sviluppare una velocità di almeno 90 km/h. Se il motociclo è a motore a combustione interna, la cilindrata del motore è almeno di 120 cm3 . Se il motociclo è a motore elettrico, il rapporto potenza/peso del veicolo è di almeno 0,08 kW/kg) sul percorso utilizzato per svolgere la I fase per il conseguimento della categoria AM (che prevede le prove di slalom, otto, passaggio in corridoio stretto, frenata). Prot. n. 28822 /23.3.5 del 19 settembre 2019